La casa e il benessere di chi la abita

Tradizione e innovazione secondo i principi dell’Architettura Bioecologica

Per ognuno è il luogo più intimo, il rifugio protettivo, l’ambiente dove fare ritorno e ritrovare ciò che siamo. Stanze, arredi e oggetti che parlano di noi, riflettono la nostra personalità, gli affetti, i viaggi, le passioni, le tracce del quotidiano. Grande o piccola che sia, l’abitazione ha un ruolo speciale. E oggi può diventare un nuovo strumento per garantirci maggiore benessere, rispettando l’ambiente naturale. L’elemento chiave sono le tecniche costruttive che garantiscono la convivenza fra tradizioni millenarie, tecnologie e materiali contemporanei. Questi sono gli elementi caratterizzanti dell’Architettura Bioecologica.

«L’Architettura Bioecologica -spiega Enrico Micelli, architetto, componente dell’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica- considera l'edificio come un organismo che deve inserirsi naturalmente nello spazio, senza costituire ‘barriera sigillata’ tra l'esterno e l'interno, consentendo all'uomo di vivere in quell'equilibrio universale a cui il suo organismo si è conformato nel corso dei millenni».

L’integrazione fra casa e ambiente circostante è quindi uno dei fattori da tenere in grande considerazione. La modernizzazione ha invece seguito una strada ben diversa, quella della standardizzazione. Ciò che per secoli era stato sperimentato, sedimentato e acquisito come caratterizzazione delle abitazioni in ciascuna regione d’Italia, in circa 70 anni è stato dimenticato. I materiali naturali, le forme architettoniche, gli accorgimenti per convivere al meglio con le condizioni climatiche di un certo territorio, per millenni hanno fatto parte della tradizione, dell’identità e della cultura di ciascuna regione italiana. Il rapporto con la natura era sempre stato un principio irrinunciabile. Poi, la corsa verso l’industrializzazione, le migrazioni interne del dopoguerra, lo svuotamento di alcune zone rurali e l’eccessiva popolazione di alcune aree urbane hanno fatto perdere di vista ogni ricerca di equilibrio e salubrità. Oggi c’è una nuova presa di coscienza e una riscoperta dell’antica saggezza. Con il vantaggio che nel XXI secolo abbiamo materiali e tecnologie che ci consentono di migliorare i concetti costruttivi del passato.

«Negli ultimi decenni -dice Enrico Micelli- c’è stato un cattivo utilizzo del territorio, con l'uso indiscriminato dei prodotti e delle tecniche introdotte da un sistema industriale sempre più invasivo. L’Architettura Bioecologica può permettere il risanamento dell'ecosistema. Essa è in grado di fornire manufatti che puntano a garantire il massimo benessere psicofisico del fruitore, nel totale rispetto per l'ambiente, delle tradizioni e della cultura locale. E con un ulteriore, non trascurabile, vantaggio: costi limitati di manutenzione e conduzione».

Le tecniche costruttive ‘bioecologiche’ introducono materiali e impianti privi di emanazioni tossiche e radiazioni nocive; ambienti salubri, con umidità e temperature equilibrate; luce e colori il più possibile naturali; limitazione di vibrazioni e rumori; forme e proporzioni armoniose.

«In definitiva -conclude architetto Micelli- l'Architettura Bioecologica si propone come elemento strategico per il ripristino di un territorio sano, con agglomerati urbani “vivibili”, in grado di ritrovare quei rapporti sociali che progressivamente si sono disgregati. La sperimentazione iniziata da anni costituisce il presupposto non solo per continuare la strada intrapresa, ma anche per allargare il campo d’azione ai più diversi settori, coinvolgendo nell'azione professionisti, insegnanti, educatori, politici, operatori di ogni settore produttivo, in definitiva tutti».

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Scritto da Enrico Micelli

Laureato in Architettura alla IUAV di Venezia, dal 1984 progetta edifici bioecocompatibili e nel 1989 è tra i fondatori dell’ANAB (Associazione Nazionale di Architettura Bioecologica), già presidente per i primi sette anni. Al fine di diffondere la cultura del progetto ecologico divide il suo tempo tra la libera professione e la comunicazione partecipando a convegni di vario livello, tenendo conferenze presso sedi universitarie e curando il settore editoriale di scienza e tecnica in architettura bioecologica.

http://www.micelliarchitetturanaturale.com

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