La natura che cura, nuovi approcci di salute integrata.
Immaginatevi di camminare in un verde bosco, respirare l’aria ricca di profumo di hummus ed erba, ascoltare il cinguettio gioioso degli uccellini, il fruscio del vento tra le foglie, tutt’intorno a noi c’è vita, le farfalle svolazzano leggiadre e lo sguardo può rilassarsi stendendosi nell’orizzonte che è densamente popolato di bellezza verde e marrone con macchie colorate di fiori….Non vi sentite già meglio?
Spesso anche solo immaginandoci di stare in mezzo alla natura si prova quello strano formicolio rigenerante, così difficile da provare scientificamente, ma immediato nelle sensazioni; avvertiamo subito le virtù terapeutiche dello stare in mezzo alla natura. Questo stato viene definito effetto biofilia, ovvero l’attrazione naturale dell’uomo per la natura, il senso di benessere che si prova all’interno dei paesaggi naturali. Il termine biofilia inizia a farsi strada nei primi del novecento, con Erich Fromm (psicologo, sociologio e psicoterapeuta), deriva dal greco e significa amore per la vita; concetto poi ampliato e approfondito da Edward Wilson (biologo nutrizionista statunitense), affermando che il nostro legame con la natura è il risultato di un processo evolutivo di milioni di anni: L’uomo proviene dalla natura ed è al suo interno e in interazione con essa che si è evoluto, di conseguenza in noi agisce la stessa forza vitale che è presente nelle piante e negli animali e facciamo parte della stessa rete vitale.
Una passeggiata, un momento immersi nella natura, è un importante attività terapeutica che fino ad oggi per molti, rimane un hobby secondario, ma questo perché non ne comprendiamo l’enorme impatto che ha sulla nostra salute. In molti paesi anche la medicina si avvale di terapie alternative, in scozia la passeggiata in natura la prescrive direttamente il medico.
Tantissimi sono gli studi scientifici che confermano i benefici dello stare immersi nel verde, coinvolge la sfera fisica ma anche psichica infatti è stato visto la forte connessione fra il tempo trascorso in natura e la riduzione di stress, ansia e depressione.
Sempre più s’inizia a parlare di Eco-terapia, che consiste nel curarsi nel verde e grazie al verde. Variegate sono le nuove attività che si possono fare e altrettanti ne sono i benefici sulla nostra salute:
- Forest bathing o shirin yoku significa bagno nella foresta, è una pratica che arriva dal lontano giappone, e consiste nell’immergersi nella natura per disintossicarsi, passeggiare nei boschi, ma con una specifica tecnica respiratoria, i benefici sono molteplici : si abbassano i livelli di cortisolo, diminuisce la frequenza cardiaca, scende la pressione arteriosa e i livelli di zucchero nel sangue. Praticato almeno una ventina di minuti al giorno agisce sul sistema nervoso e immunitario, rafforzando le difese e migliorando il livello di stress e in ultimo ma non come importanza, aiuta a prevenire malattie gravi come cancro e depressione.
- Earthing, consiste nel camminare a piedi nudi nell’erba, dato che oggigiorno siamo scollegati anche dalla terra e dal suo campo elettromagnetico, prendersi tempo per questa attività ha numerosi benefici: diminuisce precipitosamente l’infiammazione corporea, e vengono ricaricate tutte le nostre attività elettriche come cuore, cervello e muscoli che vengono immediatamente influenzate positivamente, migliora anche la circolazione sanguigna.
- Silvoterapia, abbracciare un albero per ritrovare il benessere. Ci sono varie modalità specifiche per farlo, appoggiando la schiena sul tronco e appoggiando la mano destra nel plesso solare (altezza stomaco) mentre la mano sinistra andrà dietro la schiena a contatto con il nostro corpo e l’albero in corrispondenza della zona dei reni, e si sta in ascolto. Attività consigliata a chi soffre di asma bronchiale, bronchite cronica, ipertensione arteriosa, nervosismo e insonnia.
- Ortoterapia, sviluppato molto nei paesi nordici, consiste nel prendersi cura quotidianamente di un orto, i benefici sono tantissimi, tra cui l’inevitabile attività fisica e motoria che si fa all’interno dell’orto, favorisce la sana socializzazione in quanto spesso sono attività che si fanno in gruppo, aiuta a scaricare lo stress, diminuendo ansia ed irritabilità.
C’è sempre più attenzione e interesse verso queste nuove attività di eco terapia, addirittura sorgono dei veri e propri luoghi dedicati come gli healing garden, ovvero giardini terapeutici. Diffusissimi ormai nei paesi anglosassoni, in questi spazi (che si accompagnano spesso a strutture sanitarie e di sostegno), è possibile sostare in giardini appositamente studiati per il riequilibrio psicofisico, ideati con piante specifiche e progettati per privilegiare il contatto armonico con la natura.
Il ritorno consapevole alla sacralità della natura, può condurci ad una condizione di piena salute, in connessione con madre terra e garantirebbe ai singoli individui di riappropriarsi del pieno funzionamento del proprio apparato fisico e psichico.