Il 14 dicembre 2023 si svolgerà la quarta edizione del Convegno Nazionale sul Mistero della Coscienza, un appuntamento dedicato all'esplorazione dell'evoluzione della coscienza individuale e collettiva. Tra i relatori spicca il professor Roberto Ghisu, docente di fisica e fisica ambientale, collaboratore del Politecnico di Torino, appassionato di fisica quantistica e codirettore scientifico del convegno.
Ghisu, nella sua relazione intitolata "Entanglement e unità: dalla quantistica all'inganno dell'intelligenza artificiale", ci guiderà attraverso un tema affascinante e di estrema attualità: il legame tra le scoperte della fisica moderna, la natura della coscienza e il ruolo sempre più pervasivo dell'intelligenza artificiale (IA).
Dalla fisica quantistica al mistero della coscienza
"La fisica moderna non poteva non aprirsi al problema della coscienza," afferma il professor Ghisu. "Le intuizioni dei pionieri della quantistica, come Wolfgang Pauli e Niels Bohr, avevano già messo in evidenza un terreno comune tra la scienza e il mondo della psicologia e della coscienza."
Questo dialogo interdisciplinare, spesso dimenticato durante l’epoca del positivismo, torna oggi al centro dell’attenzione grazie a scienziati come Federico Faggin, ospite speciale del convegno. "Faggin ha il merito di promuovere un’unione tra scienza e spiritualità," sottolinea Ghisu, "un passo naturale che si è rivelato indispensabile in un’epoca in cui la tecnologia e l’intelligenza artificiale rischiano di offuscare l’intelligenza umana."
Intelligenza artificiale: progresso o rischio di disumanizzazione?
Il professor Ghisu invita a una riflessione critica sull’avanzata dell’IA, mettendo in evidenza un pericolo non tanto nella tecnologia in sé, quanto nel suo utilizzo e nella tendenza della società a delegare sempre più scelte e attività al digitale. "L'intelligenza artificiale rischia di disumanizzarci, togliendoci la capacità di pensare autonomamente e scegliere consapevolmente," spiega.
Il tema dell’entanglement, ovvero la correlazione istantanea tra particelle a grande distanza, diventa in questo contesto una metafora potente. "L'entanglement ci parla di unità e connessione profonda, concetti che possono ispirare una visione diversa della relazione tra scienza, tecnologia e coscienza," afferma Ghisu.
Riumanizzare la scienza: una necessità urgente
Per affrontare le sfide del mondo digitale e tecnologico, il professor Ghisu sottolinea l’urgenza di "riumumanizzare la scienza". "Spesso si pensa che la scienza, essendo razionale, non abbia bisogno di umanità. Niente di più sbagliato. La scienza deve dialogare con le altre discipline, mantenendo un’apertura che è alla base della cultura umana," conclude.
Un appuntamento imperdibile
La relazione del professor Ghisu sarà solo uno dei tanti momenti di confronto e approfondimento che caratterizzeranno il convegno. Il 14 dicembre avremo l’opportunità di esplorare il mistero della coscienza attraverso prospettive innovative e multidisciplinari, in un evento che promette di stimolare riflessioni profonde e necessarie sul nostro tempo.
Per iscrivervi al Convegno Nazionale sul Mistero della Coscienza, trovate tutte le informazioni al link: www.istitutomedicinanaturale.it/cnmc2024 dove troverete anche i video dell'intervista completa.
Non perdete l'occasione di partecipare a questa giornata di dialogo tra scienza, spiritualità e cultura.