Cronaca e riflessioni biomediche e sociali tra vivere e sopravvivere

La prima domanda che viene rivolta a tutti gli scrittori che presentano i loro libri è il motivo che spinge alla scrittura. La risposta più semplice per quanto mi riguarda è la seguente: è un libro per tutti, affinchè anche tu, caro lettore, possa seguire insieme a me, il corso dei contrastanti eventi di questo nostro inquieto vivere, vai avanti , non ti fermare , lunga è la strada da fare insieme e si spera profiqua!

La descrizione degli avvenimenti di cronaca di questo secondo anno al quale faccio riferimento nel libro, nel quale l’umanità ha dovuto convivere con la pandemia, che segue all’uscita del primo volume: VITE VIRALI al tempo dell’immunità fragile – Ventura Edizioni, novembre 2020, che fa rifermento al primo anno, mi ha fornito l’opportunità di interrompere la cronologia, argomentando, come dei “flashback”, di scienza, biologia e medicina, nonché di sociale e biopolitica. Riflessioni sui vari aspetti sinergici alla malattia infettiva di natura virale, nello specifico la COVID-19, dei quali si parla nel volume, dall’avvento delle nuove biotecnologie messe in campo per la diagnosi e la prevenzione al ruolo svolto dalle informazioni e disinformazioni, le ormai note fake news, che hanno avuto un ruolo talmente rilevante da poter introdurre un termini nuovo quello di “infodemia”, la pandemia delle informazioni appunto. Altro aspetto di novità messo in primo piano nel volume è quello del contesto nel quale avvengono gli avvenimenti, in un momento come quello attuale dove si tende alla decontestualizzazione, infatti se è vero che gli attori principali sono i virus e noi umani, altrettanto fondamentale è il ruolo della natura. Parlando della natura ci riferiamo alla “ biosfera” quella zona della crosta terrestre connessa intimamente con l’idrosfera: la vita acquatica e con la troposfera: la parte dell’atmosfera più vicina, che accoglie l’insieme della materia vivente in continuo rinnovamento, dove si forma e viene degradata la materia vivente per ritornare agli atomi, secondo la logica della vita e della morte. E’ indubbio che ogni cambiamento che noi portiamo alla natura, nello specifico agli ecosistemi, si ripercuote sui rapporti tra noi umani e le altre specie viventi compresi i microrganismi, tra i quali anche i virus. Non siamo ancora in grado di fornire una spiegazione univoca del motivo per cui in natura i microrganismi passano dalla convivenza alla virulenza per i tanti fattori influenti, comunque ci accorgiamo a nostre spese quando la nostra convivenza con i batteri che vivono normalmente e si moltiplicano nel nostro intestino è compromessa portando ad una disarmonia, la disbiosi intestinale, terreno favorente la malattia. Senza andare troppo lontano basta pensare che un fattore scatenante è stato in questi ultimi anni l’abuso degli antibiotici che ha danneggiato la microflora intestinale, con la conseguente comparsa di batteri che per mutazione sono sempre più resistenti e la compromissione delle difese immunitarie ci rende più soggetti alle infezioni virali, a dimostrazione che tutto è interconnesso. Qualcosa di simile potrebbe accadere con gli stessi virus conviventi, come descritto ampiamente nel volume quando si parla di pressione selettiva.

Tutti questi cambiamenti che l’uomo ha portato agli ecosistemi ha permesso di parlare oggi di una nuova epoca geologica per così dire scritta dall’uomo: l’Antropocene!
Quanto sopra detto a proposito della infodemia, la pandemia delle informazioni, mi ha stimolato a dedicare un capitolo recuperando il pensiero del biologo Richard Dawkins che già nel 1976 metteva in guardia, dai pericoli derivanti dalla replicazione dei “ memi” che si devono intendere come replicatori culturali comprendendo le idee, i pensieri, le frasi, le emozioni e soprattutto le PAURE fomentate nella rete: google, apple, facebook, neflix. Amazon….ma anche dagli organi preposti alla diffusione delle notizie. Queste replicatori culturali, a differenza dei geni che si trasmettono per via germinale, si diffondono da un cervello all’altro, molto più rapidamente degli stessi virus ed agiscono interferendo sul grande sistema di connessioni nervose presenti nel nostro cervello che dinamicamente e continuamente si rinnovano: il connettoma cerebrale. Possiamo verificare quando siamo sotto attacco dei memi, mentre per così dire percepiamo, apprendiamo, imitiamo…. grazie alle tecniche utilizzate in campo biomedico quali quelle di “ neuroimaging” che ci permettono di stabilire quali sono i distretti cerebrali coinvolti, con il conforto delle nuove evidenze scientifiche sui “ neuroni specchio” . Di questo e di tanti altri aspetti si parla nel volume come la sempre maggior focalizzazione della medicina moderna alla malattia piuttosto che al malato, un mixer di componenti organiche e quindi materiali e immateriali come quella spirituale, che la porta ad allontanarsi sempre più dalla visione olistica con il ritorno al riduzionismo scientifico, favorito dalle stesse iperspecializzazioni mediche. La convinzione che come tutto ha avuto inizio, presto ritorneremo alla normalità come lascia presagire la cancellazione di molte limitazioni di legge, con la speranza di aver fatto esperienza di eventuali errori commessi, ha portato il sottoscritto insieme a Nerio Cariaggi a curare il libro che uscirà alla fine di maggio, ultimo di una trilogia, così speriamo, dal titolo “ Cosa ci insegnano le pestilenze- il Decamerone oggi” edito da AMRITA, nel quale ci siamo avvalsi delle competenze di amici e colleghi con specifiche esperienze, che hanno curato gli undici capitoli del volume.

Ecco quindi che gli stessi virus e batteri ai quali vengono attribuite tutte le colpe delle malattie infettive, potrebbero essere intesi solamente come fattori scatenanti la malattia perché prima ci sono quelli predisponenti: genetici, costituzionali o di terreno ai quali seguono quelli determinanti o determinati da fattori quali: gli stili di vita, alimentari in primis, l’inquinamento ambientale, lo stress legato al sociale, la riduzione delle difese immunitarie e quant’altro!

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Ulteriori chiarimenti seguenti la lettura del libro, possono essere rivolti direttamente all’autore: francocanestrari@alice.it

Scritto da Franco Canestrari

Laureato in Biologia e in Medicina e chirurgia, già docente di Biochimica cellulare e Biochimica clinica e ricercatore presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", è autore di 100 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.

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