Nebbia mentale, stanchezza, fiato corto: come ritrovare un buon equilibrio del nostro organismo

Sindrome da Long Covid: che cos’è e come si riconosce

Secondo recenti studi scientifici condotti dall’Università di Brescia in collaborazione con l’Istituto Neurologico Besta di Milano (fonte: https://www.jns-journal.com/article/S0022-510X(21)00498-6/fulltext ) fino al 70% delle persone che si ammala di Covid-19, anche in forma lieve, deve fare i conti con la Sindrome da Long Covid una volta che l’infezione è passata.

Pur non esistendo ancora una definizione o un quadro definito per tale sindrome, ad oggi sappiamo che il Long Covid ha sintomi e manifestazioni che si protraggono anche per molti mesi, in alcuni casi anche fino a un anno dalla guarigione, di carattere neurologico, metabolico e infiammatorio, invalidanti a tal punto da alterare la qualità della vita, dato che nei casi più gravi può impedire di svolgere persino i compiti di routine.

Fra i sintomi neurologici, i più comuni sono:

  • nebbia cerebrale, o brain fog,
  • disturbi di memoria e concentrazione,
  • stanchezza cronica,
  • alterazioni del ciclo del sonno,
  • abbassamento del tono dell’umore,
  • perdita del gusto e dell’olfatto,
  • debolezza muscolare e dolori diffusi,
  • stati infiammatori persistenti.

Oltre a questi possono manifestarsi anche altri generi di disturbi, più di carattere metabolico, come:

Rimedi naturali per sostenere il riequilibrio e la funzionalità dell’organismo

Poiché si tratta di una condizione complessa, per ristabilire la normale omeostasi e aiutare l’organismo a ritrovare la propria funzionalità si può intervenire in diversi modi, mettendo in pratica diverse strategie d’azione che hanno lo scopo di rinforzare la funzionalità dell’organismo.

Elimina le tossine in eccesso

Fra le prime azioni che si consigliano in medicina energetica vi è la depurazione degli organi emuntori, che aiuta a eliminare i residui di tossine e scorie metaboliche che possono essere state accumulate durante la malattia, indebolendo la funzionalità dell’organismo.

Le tossine e il materiale di scarto che non riescono a essere eliminati producono un eccesso di radicali liberi che facilitano una infiammazione dei tessuti e la ridotta funzionalità degli organi.

Per facilitare l’espulsione delle tossine, possono venire in aiuto piante come la Betulla bianca che favorisce l’eliminazione delle scorie attraverso l’aumentata diuresi, la Bardana e l’Asparago che coadiuvano la capacità dell’organismo di eliminare le tossine in eccesso, così come la Vite e il Rusco che mantengono la funzionalità del microcircolo.

Sostieni le naturali difese dell’organismo

Come secondo approccio può essere utile sostenere le naturali difese immunitarie, migliorando la funzionalità delle vie respiratorie, al fine di rendere l’organismo più resiliente. Fra le piante che possono aiutare in questo senso, il Sambuco nero è fra quelle che ha dimostrato attività antivirale e antibatterica più utile, ed è un alleato naturale per le vie respiratorie, soprattutto quelle alte e medie. Contiene infatti antocianine e polifenoli che, con la loro attività antiossidante, sono in grado di contrastare il virus SARS-CoV2 e le sue conseguenze sostenendo allo stesso tempo il sistema immunitario. (Fonte: Antonio Schiavo, Coronavirus, una risposta immunitaria mucosale dal Sambuco Nero, Profilo Salute n. 6)

Della Barbabietola possiamo invece utilizzare i FOS (fruttoligosaccaridi) degli zuccheri a catena corta che sono il nutrimento preferenziale dei ceppi buoni del microbiota intestinale, (fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28924143/ ) responsabile da solo di almeno il 70% della nostra competenza immunitaria.

Sostieni tono dell’umore e aumenta la vitalità dell’organismo

Per alleviare ansia, rabbia, tristezza, paura che possono essere comuni in un momento delicato in cui la salute sembra essere perduta, e ritrovare il benessere mentale, possono aiutare il Mioinositolo, un composto che fa parte delle vitamine del gruppo B, che agisce su tono dell’umore e ansia. Partecipa anche alla produzione endogena di serotonina, l’ormone del buon umore e precursore della melatonina.

Secondo la secolare medicina cinese, anche gli estratti del Giuggiolo sono utili per riarmonizzare il tono dell’umore e migliorare il sonno. Tale pianta contiene infatti alcune sostanze, come i jujubosidi, che hanno attività GABAergica (il GABA è uno dei neurotrasmettitori che riduce lo stress) e che influiscono sulla produzione di serotonina. (fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28899507/ ). Anche questa pianta, inoltre, ricca di vitamina C, flavonoidi e polisaccaridi, partecipa al sostegno delle difese ed espleta azione antiossidante ed antinfiammatoria. (fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23480594/ )

Per regolare il tono dell’umore e ritrovare la lucidità mentale e le energie vitali può essere utile utilizzare Endophyllene®, un estratto dai chiodi di garofano, che contiene una particolare sostanza in alta quantità, il beta-cariofillene. Questo terpene sostiene il sistema endocannabinoide (SEC) dell’organismo, che è il sistema di protezione generale di bio-equilibrio (pro-omeostatico) ad ogni livello della vita biologica per il buon funzionamento dell’organismo.

Passata l’infezione, è dunque importante agire tempestivamente su più aspetti dell’organismo per aiutarlo a contrastare le infiammazioni dei tessuti: in questo modo, ritrovando la naturale funzionalità, il corpo sarà in grado di alleviare anche eventuali disturbi che possono insorgere come conseguenza dell’infiammazione e del suo temporaneo indebolimento.

Scritto da Romina Rossi

Giornalista freelance, blogger e copywriter collabora con diverse testate giornalistiche cartacee e online.

È naturopata certificata presso la Scuola Italiana di Naturopatia di Rimini promossa dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino.

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