Schiave degli stereotipi? 4 Fiori di Bach per uscire dai condizionamenti

Il saper accogliere, l’ascolto profondo ed empatico, il gesto che esprime e dà emozioni, sono tratti squisitamente femminili. Con consapevolezza, sensibilità e autodeterminazione la donna si è resa protagonista della propria vita e del proprio tempo.

Oggi di frequente i media, il mondo della pubblicità e quello della moda propinano con insistenza modelli di figure femminili che a ben vedere sono lontani dalla realtà.

Il modo di comunicare è diretto e spesso senza scrupoli: sono vincenti le donne belle e giovani, fisicamente prestanti, super efficienti in ogni ambito sociale e in ogni occasione. Di rimando, se non si rientra in questi canoni, si fa intendere che si è poco apprezzabili, prive di valore e tagliate fuori dal successo.

Nonostante i modelli così proposti siano degli stereotipi e non trasmettano di certo armonia, questi messaggi sono talmente condizionanti da colpire l’immaginario femminile a vari livelli e con diversa intensità.
Le donne, impegnate a conciliare bisogni e desideri con la vita di tutti i giorni, come recepiscono tutto ciò? E’ dunque possibile potersi esprimere senza entrare in conflitto con se stesse e con la propria natura? In realtà non sempre è facile…

Quindi disistima e senso di colpa, confusione e scoraggiamento possono talvolta far breccia nell’animo e farsi largo, creando malessere e disagio profondo.

Ma i Fiori di Bach ci aiutano nel ritrovare armonia e benessere! Possiamo in particolare ricorre a 4 Fiori:

  1. Crab Apple permette di ristabilire il giusto contatto con se stesse attraverso la corretta percezione del proprio corpo. Nel momento in cui si è spinte a focalizzare l’attenzione su propri particolari anatomici per poi paragonarli a quelli dei modelli femminili propinati, ben presto si perderà una visione obiettiva di se stesse. Valutandosi a “pezzi” si può arrivare a provare disgusto per il proprio corpo e per le proprie forme. Con Crab Apple l’esperienza è quella di accettarsi e apprezzarsi, così come si è nella propria natura; si comprenderà con gioia che la bellezza è espressione di armonia, di un equilibrio vissuto e cercato consapevolmente.

  2. Pine è prezioso quando è presente il senso di colpa e con esso la convinzione di non potere essere felici per come si è. Con Pine l’esperienza è quella di ritrovare il piacere della libertà di essere se stesse, di osare per andare oltre quelli che vengono trasmessi come limiti.

  3. Rock Water viene in aiuto nel momento in cui c’è la ricerca spasmodica di una perfezione che non riguarda esclusivamente la prestanza fisica ma investe aspetti più personali. L’intento è quello di raggiungere un modello irreale di efficienza e di capacità, espresse sempre al limite e in ogni evenienza. Lo stress può raggiungere livelli molto elevati mentre il senso di insoddisfazione è sempre presente; ci si nega il piacere perché inconciliabile con la rigida disciplina interiore. Con Rock Water si ritrova la spontaneità e il gusto di perseguire le esigenze vitali prima soffocate e ci si lascia andare al flusso della vita.

  4. Wild Rose è utile quando ci si sente perdenti, non importanti, in seguito a confronti e valutazioni; al contempo si è in preda a un senso di rassegnazione , di scoraggiamento e di apatia. L’esperienza con Wild Rose è quella di uscire dalla rassegnazione interiore, di ritrovare vitalità, energia e il gusto per la vita.

Scritto da Patrizia Martucci

Naturopata certificata  dalla Scuola Italiana di Naturopatia, Istituto di Medicina Naturale di Urbino. Iscritta al R.I.N. (Registro Naturopati Italiani), socia fondatrice A.I.N. (Associazione Italiana per la Naturopatia). Ha conseguito il Master di I e II livello in Naturopatia Pediatrica. Esercita dal 1999 la professione di Naturopata utilizzando anche i Fiori di Bach per percorsi di crescita personale.

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