Cos'è l'iridologia?

 

ll microcosmo dell'lRlDE... quel piccolo Universo. Tanto piccolo, da dover usare mezzi ingranditorí per osservarlo.
Tanto grande, da soffermarci con timore, a volte, con curiosità e caparbietà davanti a quel misterioso variopinto quadro, quella porzione dell'occhio che - come embriologicamente è dimostrato- corrisponde ad una specie di “prolungamento" del cervello...

Ultimamente si fa un gran parlare di questa giovane Scienza.
lntanto sono del parere che tutti debbano dubitare di tutto. Che cosa poi sappiamo veramente? Questo è il punto.
- Quello che ci hanno lasciato in regalo come dato di fatto i Padri dell'lridologia.
E' giunto però il tempo per dubitare, analizzare, ricercare e rispondere alle nostre ed altrui domande in modo concreto, serio, verìficabile, rivalutabile anche.

Agli operatori del settore dico GRAZIE.
- Per avere osato di accostarvi ad un campo che non è coltivabile ma solo solcato, bucherellato, colorato, annebbiato.
Ai non addetti ai lavori debbo ribadire che oggi, ad oltre un secolo dalle prime sperimentazioni, noi lridologi "seguaci di Péczèly" - come símpaticamente ci ha chiamato una giornalista - siamo tutti d'accordo con quel che segue:

Ci sono sì delle testimonianze Bibliche (un uomo con una macchia nell'occhio non poteva neanche avvicinarsi all'Altare), dei reperti archeologici Caldei, Ebraici, Egizi più o meno interpretabili come "segni" a dìmostrazione di pratiche lridologiche... Ma non sarà di certo l'immagine di un geroglifico che rappresenta ora un corvo, ora un occhio con due gambette (che nella traduzione letterale significa "uomo di grande sapienza"), oppure addirittura l'occhio di Horus a mettere inizio alla scienza lridologica.

lppocrate riferisce: "Tali sono gli occhi, tale è il corpo", ma non si discosta più di tanto - anche se lo ha intuito per primo - da un modo semplice per diagnosticare l'anemia osservando sclera e congiuntiva con un gesto semplice ma efficace che è stato tramandato fino ai giorni nostri ed altrettanto dimenticato dai giovani medici d'oggi....

Paracelso fa una considerazione sulla costruzione meravigliosa dell'occhio e su "come il corpo ha impresso la propria anatomia nella sua immagine".
Ammettiamolo anche, ma secondo i dettami della scienza iridologica, ci vuole almeno una lente potente o un sistema di lenti per osservare, ricercare e trovare risposte ermeneutiche agli eventuali messaggi emessi o celati dall'iride.

Osservando la sua struttura, vediamo che la sua trama può essere finissima nella persona sana, per andare poi via-via allargando nel malato, fino a formare vacuoli, lacune, cripte, segno di una debolezza generale dei tessuti e organi, raffigurati nella mappa, fino a lesioni di tipo ereditario. Soltanto cosi potremo chiamarla:
"STRUMENTO DIAGNOSTICO COMPLEMENTARE".

L'iridodiagnostsica è avvantaggiata sotto questo punto di vista perché come è noto, nell'iride si possono osservare (in mezzo a fibrille collagene):
- ll sistema Artero-Venoso e Linfatico
- La muscolatura liscia e la sua innervazione (Simpatica e parasimpatica)
- Porzioni del nervo ottico a livello dell'Orlo Pupilare Interno.

Un'attenta osservazione, dunque, può portare l'operatore a conclusioni dirimenti sia il Genotipo che la Diatesi dell'individuo in esame.
Ovvio l'lridologia NON sostituisce la diagnosi clinica, anche perché più che segnalare la presenza di malattíe acute in atto, consente di determinare il terreno, cioè i punti deboli dell'individuo, le sofferenze d'organo ed i sovraccarichi delle tossine.

 

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