Fame nervosa: come gestirla con i rimedi naturali

Da cosa dipende, quali sono i sintomi e come affrontarla in maniera naturale

Vi è mai capitato di mangiare pur non avendo fame? Forse eravate arrabbiati, annoiati, tristi o stressati oppure avete avuto una giornata storta e, pur non avendo fame, non riuscivate a smettere di mangiare? E quindi siete passati dagli snack salati a quelli dolci, senza riuscire a smettere. Se vi è capitato, avete sperimentato la fame nervosa. E non siete i soli: le statistiche dicono che coloro fra i 16 e i 40 anni l’hanno sperimentata almeno una volta nella loro vita, ed è più frequente fra coloro che hanno una bassa autostima.
Come dice il nome stesso si tratta di un meccanismo ben diverso dalla fame “vera”, che scatta quando il nostro organismo ha bisogno di energia e di “combustibile” per poter svolgere le sue funzioni.

La fame nervosa o fame emotiva si presenta ogni volta che si hanno difficoltà a gestire certe emozioni: diventa una valvola di sfogo per la psiche che non riesce a far fronte a certe situazioni e che ci si rifiuta di affrontare perché possono essere dolorose. Spesso non si è consapevoli di questo meccanismo: si sente un malessere ma si fatica a capire da dove viene la causa. Non è raro che molte persone soffrano di fame nervosa notturna: alcuni mangiano a ore tarde, prima di andare a dormire oppure si svegliano di notte e smangiucchiano.

Fame nervosa: i sintomi

Come si riconosce la fame nervosa se non si è consapevoli di essere in preda a un attacco di fame nervosa?

La chiave è ascoltare il proprio corpo: quando abbiamo fame, lo stomaco brontola, i livelli di energia si abbassano, perdiamo la concentrazione e diventa più difficoltoso svolgere i normali compiti. Se lo stomaco è sazio ma si continua a cercare il cibo non è una necessità fisiologica bensì emotiva.

Un altro modo per capire se si è in preda alla fame nervosa è osservare ciò che si mangia: con la fame emotiva si è più inclini a cercare cibi che non nutrono, ma che fungono da “consolazione”: dolci, caramelle, merendine, patatine, salatini, snack di tutti i tipi. L’organismo non viene nutrito con questi tipi di cibo che, a parte zucchero, colesterolo e calorie non contengono altro, eppure dopo averli mangiati si ha la sensazione di sentirsi meglio.

In preda alla fame nervosa il cibo non viene assaporato, ma viene trangugiato, indice che c’è un’ansia o un’emozione forte che si sta cercando di “mangiare”. Spesso queste persone mangiano di nascosto perché sono accompagnate da un senso di vergogna.

Fame nervosa: cosa fare

In questi casi per calmare la fame nervosa, bisognerebbe intervenire su più fronti: è indispensabile ascoltarsi e dare voce alle emozioni che spingono a cercare rifugio nel cibo. Oggi molte persone non sono in grado di ascoltarsi e di riconoscere le emozioni che le muovono. Se chiedete a queste persone come si sentono, vi risponderanno facilmente che non lo sanno, o che non capiscono cosa provano. Riuscire a identificare le emozioni o le situazioni che causano questo malessere è indispensabile. E questo si riesce a fare solo dedicando del tempo a se stessi, trovando il tempo e la pazienza di ascoltare le voci che si affacciano, in modo da capire a quali emozioni bisogna dare sfogo o ascolto.

Un’altra cosa che si può fare è dedicare del tempo a un’attività rilassante che permetta di distendere corpo e mente, riuscendo a gestire le emozioni “negative”. Non c’è bisogno di fare cose particolari, spesso basta un bagno rilassante con qualche olio essenziale rilassante, come ad esempio lavanda, gelsomino, arancio dolce o vaniglia, per sentirsi già meglio.

Ma può andare bene anche meditare, fare una passeggiata o dedicarsi al proprio hobby.

Anche l’alimentazione aiuta a non cercare gratificazioni nel cibo: sono da preferire quei cibi che, contenendo triptofano, aiutano a gestire gli sbalzi d’umore. Questa sostanza, con potere calmante, è un precursore della serotonina e si trova nei cereali integrali, nei legumi, ma anche frutta e verdura.

Le spezie sono alimenti che non dovrebbero mancare: danno infatti senso di sazietà, per cui si sarà meno inclini a cercare snack e spuntini. Fra queste, peperoncino, cannella e zenzero favoriscono la produzione di endorfine, altrimenti dette ormoni della felicità.

Fame nervosa: i rimedi naturali

Per alleviare la fame nervosa si può ricorrere all’uso di rimedi naturali che possano aiutare a gestirla meglio: vediamone alcuni.

Fra le piante adattogene che aiutano a modulare lo stress e l’ansia e quindi a gestire gli eventi che possono facilitare situazioni difficili da affrontare che fanno ricorrere al cibo c’è la Rodhiola rosea, che agisce anche sul tono dell’umore, aiutando a riequilibralo.
Anche il magnesio, che rilassa l’organismo, sciogliendo eventuali tensioni fisiche e rilassando la mente, è un ottimo rimedio naturale.

Le vitamine del gruppo B sono benefiche per l’umore, perché aiutano a riequilibrarlo andando a colmare anche eventuali carenze vitaminiche che possono contribuire a creare difficoltà che si cerca di sfogare nel cibo.

I rimedi floriterapici, fiori di Bach, australiani e californiani, sono molto indicati per gestire la fame nervosa e le sensazioni ad essa associate. Poiché si tratta di tanti rimedi, l’ideale sarebbe fare un colloquio con un floriterapeuta esperto, in modo da scegliere quelli più indicati al proprio caso.

Scritto da Romina Rossi

Giornalista freelance, blogger e copywriter collabora con diverse testate giornalistiche cartacee e online.

È naturopata certificata presso la Scuola Italiana di Naturopatia di Rimini promossa dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino.

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