Il disagio latente dei traumi passati: come superarlo con i test kinesiologici e la fitoterapia

Fare pace con i proprio traumi emotivi grazie all'uso dei rimedi floreali

Abbiamo chiesto a Massimo Gentili, naturopta ed erborista, qualche spunto ssu un tema a lui caro: il supporto della naturopatia ai traumi emozionali.

"La nostra vita è costellata da eventi traumatici continui. A livello psico-energetico, sono molto importanti perché segnano profondamente la nostra esistenza, influenzando i nostri comportamenti futuri, le relazioni con gli altri, il nostro approccio con la vita e la nostra salute psico-fisica.

Moltissimi disturbi cronici spesso inspiegabili, come i dolori osteomuscolari, le infiammazioni a livello polmonare, genitourinario, cutaneo, vascolare o digerente, gli squilibri a livello endocrino e immunitario sono causati da eventi di questo tipo."

Che tipo di supporto può offrire la naturopatia in queste situazioni? 

"Grazie alla kinesiologia applicata e ai suoi test muscolari è possibile dialogare con il nostro corpo e comprendere se abbia subito un trauma, in quale periodo della nostra vita, in quale zona del corpo (meridiano o chakra o tessuto) e qual è lo stato d' animo predominante che questo trauma scatena.
Attraverso questo percorso, il cliente viene a conoscenza del motivo scatenante del suo disagio, prendendone cosi consapevolezza. Esserne consapevoli è un buon inizio ma non basta. Sempre grazie ai test kinesiologici, è possibile individuare i rimedi floreali più adatti per perseguire il nostro obbiettivo finale: la metabolizzazione del trauma."

Come si può metabolizzare un trauma emotivo?

"Un trauma non si cancella ma si elabora, si metabolizza. Ciò significa che non possiamo eliminarlo del tutto dai nostri ricordi, ma possiamo attenuare la sensazione sgradevole che proviamo ogni volta che ci pensiamo. Il trauma viene visto sempre nella sua accezione negativa, ma in realtà rappresenta per tutti un'oppurtunità notevole di crescita personale, perché ci fornisce un prezioso insegnamento. L'ascolto a livello conscio ed inconscio di questo messaggio-insegnamento, sabotato spesso da ostacoli emozionali, quali la nostra voce interiore e quella degli altri, ci cambia radicalmente in meglio e ci fa sentire vivi.

La floriterapia, cioè l'uso di rimedi floreali, associata a tecniche di riequilibrio kinesiologiche, è la chiave per aprire quella porta che ci consente di passare da una stanza buia e fredda, come può essere una vita scandita dalle conseguenze di un trauma, a una stanza più bella, luminosa e calda, ovvero una vita libera da postumi traumatici. Entrambe queste discipline, utilizzate insieme, consentono di riportarci in uno stato di equilibrio profondo e duraturo: a livello emotivo, cioè nella sfera degli stati d' animo, e a livello energetico, cioè a secondo la prospettiva dei meridiani e dei chakra.

In questo percorso, i rimedi floreali sono essenziali perché lavorano sulla parte di noi più nascosta e fanno emergere, in maniera dolce, tutte le emozioni correlate all'evento traumatico, quali paure, sensi di colpa, rabbia, tristezza, insicurezza, trasformandole in emozioni analoghe ma di polarità opposta, come coraggio, sicurezza, amore, perdono e gioia."

Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un' alba che ci aspetta" (Khalil Gibran)

Scritto da Valentina

Esperta in web marketing e comunicazione, appassionata del mondo della medicina integrata e del benessere olistico, è responsabile della redazione del portale www.biosalus.net

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