L’origano: il supereroe degli oli essenziali

Un vero e proprio alleato della nostra salute

Origine e diffusione

Dalle montagne della Cina alle coste della Grecia.
“Delizia della montagna” è uno dei significati di “òros – ganào” l’etimo che viene fatto risalire alla Grecia di Teofrasto (intorno al 300 a.C.). L’origano si adatta a molte condizioni pedoclimatiche, quasi ubiquitario, lo troviamo in Cina, in Italia e in tutto il resto dell’Europa.

Proprietà e principi attivi

Antibiotico naturale pressoché invincibile.
Pizza a parte, di cui è condimento indiscusso insieme al basilico, è sotto forma di olio essenziale (OE) che l’origano esprime al massimo le sue proprietà. E sono davvero incredibili!

L'abuso e l'utilizzo inappropriato degli antibiotici hanno contribuito alla comparsa di batteri resistenti. L’antibiotico-resistenza è un fenomeno molto perverso che si verifica quando un batterio risulta resistente all'attività di un farmaco antimicrobico. Forse in pochi sanno che tale fenomeno non è stato riscontrato negli olii essenziali. Infatti, le ricerche disponibili dimostrerebbero che gli olii ne siano immuni.

Ad esempio, il rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità del 2015 sugli “oli essenziali per la salute dell’uomo e la salvaguardia dell’ambiente” non lascia troppi dubbi e, anzi, apre uno spiraglio di possibilità su un più diffuso e sistematico utilizzo di questi meravigliosi alleati della nostra salute, laddove l’antibiotico resistenza dovesse diventare un limite per la guarigione di noi umani e dei nostri amici animali. L’olio essenziale di origano si è guadagnato già da alcuni decenni l’attenzione degli studiosi proprio grazie alle sue potenti proprietà antibatteriche, diventando l’olio essenziale di riferimento nelle scale di valutazione dell’intensità antibatterica di questa categoria di rimedi. È, infatti, considerato un vero e proprio antibiotico naturale. I più attenti si saranno accorti, leggendo le etichette, che insieme al timo, alla melaleuca e a molti altri è citato nella lista degli ingredienti in diverse preparazioni farmaceutiche di ultima generazione (unguenti e pomate ad uso topico soprattutto), segno che la tradizione popolare, finalmente, ha fatto breccia all’interno della più moderna pratica farmaceutica e che medici e veterinari stanno affidandosi anche a questi nuovi preparati per gestire alcune patologie.

Uso e consigli pratici

Fa bene al corpo e anche allo spirito.
Infezioni dell’apparato respiratorio (sindromi da raffreddamento, bronchiti, eccetera), ma anche di quelli intestinale e urinario sono le indicazioni principali dell’olio essenziale di origano.

In generale, essendo molto ricco di fenoli, che gli conferiscono una natura calda, piccante e di conseguenza riscaldante, è un tonico, e quindi un ottimo rimedio per “tenerci su”.

Quindi, nel kit delle emergenze, non dovrebbe mai mancare. Non è particolarmente caro, sempre che non ci si sposti sul prodotto “bio”, per il quale pagheremo qualche meritato euro in più. Attenzione, “naturale” non è sinonimo di incontaminato, quindi orientarsi verso un prodotto di buona qualità e certificato non è un’idea sbagliata. Infatti, gli oli essenziali, avendo una forte affinità con la componente lipidica dei nostri tessuti (delle nostre cellule), penetrano in profondità e vanno in circolo; il rischio è quindi che portino con sé residui poco graditi.

Controindicazioni

L’olio essenziale da maneggiare con cura.
L’origano è irritante per la pelle e per le mucose, perciò va usato con moderazione e sempre diluito (al massimo al 5%) in un olio vegetale (mandorle, jojoba, ecc.). Meglio se in combinazione con la lavanda che lo rende meno aggressivo. Non va mai usato nei bambini piccoli, durante la gravidanza e l’allattamento. E siccome è molto ricco in fenoli, è meglio farne un uso moderato in caso d’ipertensione. È sempre consigliabile rivolgersi a un esperto. Il fai da te è pratico e veloce, ma talvolta può peggiorare la situazione.

Scritto da Massimo Brusaporci

Esperto in gestione di progetti educativi e campagne di comunicazione e marketing per l’agroalimentare. Laureato in scienze agrarie (Università di Bologna), ha conseguito una specializzazione in economia agroalimentare sui modelli di consumo alimentare all’Istituto Agronomico Mediterraneo di Montpellier (Francia) e un dottorato di ricerca in Economia ambientale all’Università di Padova. Come naturopata si occupa in particolare di motivazione al cambiamento, abitudini alimentari e stili di vita.

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