Omeopatia oggi

 

L’omeopatia nasce per l’idea di un geniale chimico tedesco, Christian Samuel Hahnemann, che alla fine del XVIII secolo ipotizzò una metodica di cura basata sugli effetti tossicologici di sostanze altamente diluite e dinamizzate. Con il passare del tempo questa disciplina si è arricchita di nuove conoscenze cliniche e di nuove sperimentazioni, fino a codificare un modello di trattamento delle patologie croniche perfettamente inserito all’interno degli schemi accademici della medicina moderna. L’omeopatia di oggi costituisce una solida branca della Medicina Integrata, con la quale è possibile trattare molte cronicità in modo diverso e con risultati oggettivamente riscontrabili sia dal punto di vista clinico che da quello di eventuali indagini diagnostiche e/o analisi di laboratorio. Il concetto di “integrazione” supera definitivamente il concetto di medicina “alternativa” o “non convenzionale”, proprio in virtù del fatto di rientrare pienamente in schemi terapeutici che utilizzano anche la medicina accademica nel caso in cui questa si dimostrasse indispensabile e di aiuto al paziente.

La gestione delle patologie croniche descritta da Hahnemann, con tutti i limiti del sapere del suo tempo, ha raggiunto attualmente un livello di risultati tale da costituire una concreta (e talvolta indispensabile) possibilità di aiuto per tutti i pazienti che si trovano costretti a convivere con cronicità che li modifica profondamente; una volta superate le inevitabili riacutizzazioni che le caratterizzano, le patologie croniche oggi possono essere trattate e colpite proprio durante i periodi di remissione.

Una visione integrata della salute del paziente obbliga il medico competente in omeopatia ad inserire il suo paziente in un contesto ambientale che spesso costituisce la causa prima della sua problematica, ricomponendo un individuo spesso smembrato in infiniti approfondimenti iperspecialistici completamente slegati tra loro.

Nonostante tutti i limiti di interpretazione del fenomeno omeopatico, che nel tempo hanno costituito il principale motivo di attacco da parte di scettici scarsamente eruditi sull'oggetto della loro critica, il costante incremento del numero di pazienti soddisfatti e felici di avere finalmente trovato una risposta pratica e definitiva alle loro richieste di salute e di una migliore qualità di vita costituisce il principale motore di spinta di una disciplina che, come spesso accade, vede i fatti smentire le teorie e non viceversa. Con buona pace di chi si ostina a pensarla diversamente.

Scritto da Gino Santini

Medico chirurgo, omeopata, Direttore ISMO, Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Roma
Segretario Nazionale SIOMI, Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata.

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