Spazzolatura a secco della pelle: piccoli gesti per mantenersi in salute

“Quello che c’è di più profondo dell’essere umano è la pelle” affermava il poeta francese Paul Valery; infatti dallo stato della pelle comprendiamo lo stato generale di salute, è uno specchio delle nostre trasformazioni, termometro dei nostri cambiamenti e parla anche della nostra emotività interiore: rossori, rughe, pallori, cicatrici…In tante grandi tradizioni antiche la pelle è simbolo di rinascita, pensiamo al serpente, ai rituali sacrificali egiziani offerti a Osiride, ma anche solo al gergo linguistico comune: ho bisogno di cambiare pelle.

La pelle è il nostro involucro, lo strato protettivo, essa svolge funzioni fondamentali per la sopravvivenza: resiste ai traumi , regola la temperatura corporea, ma soprattutto elimina le sostanze nocive di scarto. Fa parte di quel sistema di organi definiti emuntori, che si dedicano all’eliminazione delle sostanze di rifiuto del corpo, assieme al fegato, i polmoni, i reni e i vasi linfatici; aiutano a drenare e mantenere pulito dalle tossine il nostro organismo.

Lo spazzolamento a secco della pelle è una pratica antica, conosciuta sin dai tempi della medicina giapponese ed ayurvedica, tornata di recente alla ribalta grazie alle divulgazioni di medici igenisti del calibro di Sebastian Kneipp. Spazzolare la pelle è una buona abitudine che agendo sul tessuto epiteliale innesca una serie di processi, sia esterni che endogeni, estremamente benèfici per la nostra salute; inoltre aumenta l’irrorazione sanguigna della cute che per via riflessa agisce direttamente negli organi interni.

Ma vediamo nello specifico quali sono i benefici di questa curiosa pratica:

  • Stimola la depurazione di tutto l’organismo.
  • È un peeling, ovvero rimuove gli strati di pelle morta ed altre impurità; così facendo si puliscono i pori, stimolando naturalmente il ricambio cellulare dell’epidermide.
  • Con le frizioni, si riattiva il microcircolo sanguigno e linfatico, con distinti risultati anche per la cellulite.
  • Praticata nel tempo, rassoda la pelle prevenendo l’invecchiamento precoce dei tessuti epiteliali.
  • L’azione sulla linfa permette il drenaggio dei liquidi in eccesso, eliminando così i gonfiori
  • Normalizza le attività neurovegetative, aumentando energia e vitalità, migliorando la qualità del sonno.

spazzolamentoProprio per la sua attività stimolante e tonica è una pratica che si consiglia di fare alla mattina, servono al massimo 3 minuti!

Basta procurarsi una spazzola in fibre naturali o in mancanza, anche un asciugamano ruvido può andare bene. La pelle deve essere asciutta e si spazzola nel verso della circolazione sanguigna, con movimenti vigorosi dal basso verso l’alto, in direzione del cuore, evitando zone irritate o danneggiate. Si parte dal piede destro, dalla pianta, dall’interno verso l’esterno, poi si continua sulle gambe verso il bacino, facendo lo stesso a sinistra. La zona dell’addome va spazzolata sempre da esterno verso l’interno, poi si riparte dal braccio destro, frizionando energeticamente il palmo della mano, e poi il braccio, dal polso fino alla spalla, evitando la zona ascellare. Si ripete lo stesso movimento per l’altro braccio. Se eseguita quotidianamente o comunque in maniera costante, questi semplici gesti ci rendono depositari di due grandi tesori … salute e bellezza!

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Scritto da Elena Crostella

Laureata in sociologia, è naturopata, iscritta al Registro
Italiano per la Naturopati da giugno 2016.

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