Piante che ci aiutano 2

Piante contenenti mucillagini

Le mucillagini sono sostanze amorfe di natura polisaccaridica molto diffuse in natura che, a contatto con l'acqua, producono soluzioni viscose. L'assunzione di preparati a base di piante contenenti mucillagini è indicata in caso di infiammazione, utile nei disturbi delle prime vie respiratorie (faringiti, tonsilliti) e nelle bronchiti accompagnate da tosse secca e tosse da irritazione. Sono molto adatte e sicure nel trattamento della tosse nei bambini.

I fiori di Tiglio preparati in infuso sono utilizzati da sempre nella medicina tradizionale come diaforetici e come emollienti nelle malattie respiratorie catarrali.

La somministrazione in tisana favorisce la sudorazione nelle malattie acute febbrili o da raffreddamento.

Le droghe più importanti contenenti mucillagini sono: 

  • le foglie di malva (Malva sylvestris),
  • la radice e le foglie di altea (Althaea officinalis),
  • i fiori con brattea del tiglio (Tilia cordata),
  • i semi di lino (Linum usitatissimum),
  • le foglie di piantaggine (Plantago major, Plantago lanceolata),
  • i fiori di verbasco (Verbascum thapsus),
  • il tallo del lichene (Cetraria islandica).

Piante contenenti saponine

Le saponine sono un vasto gruppo di glicosidi, frequentemente presenti nei vegetali, che devono il loro nome alla capacità di formare con l'acqua soluzioni che formano schiuma sotto agitazione. Alcune droghe a saponine hanno una attività specifica sedativa ed espettorante e, somministrate in piccole quantità, stimolano la secrezione di muco bronchiale fluido facilitando l'espettorazione e prevenendo la tosse.

Hanno un' azione irritativa sulle mucose (bronchiale e del tubo gastroenterico) ed un moderato effetto tensioattivo, entrambi utili nel corso di una terapia espettorante. L'espulsione del muco fluidificato viene, poi, favorita stimolando direttamente le cellule deputate al riflesso della tosse.

Oltre a questo effetto mucolitico indiretto, le saponine, ne hanno però anche uno diretto: una volta venute a contatto con il muco, per la loro capacità di abbassare la tensione superficiale lo rendono più fluido e quindi facilmente eliminabile.

Le droghe più importanti contenenti saponine ad attività antitussiva sono:

  • la radice di poligala (Polygala senega),
  • le foglie di edera (Hedera helix)
  • i fiori e le radici di primula (Primula officinalis)
  • la radice di saponaria (Saponaria officinalis).

La Malva (Malva Sivelstris)

è indicata per alleviare bronchiti croniche, può essere usata come lassativo dolce nelle stipsi atone o nelle diarree da vuoto freddo , utile nelle forme catarrali intestinali.

Il Lichene Islandico

è ricco di acido usnidico ad attività battericida, antibiotica che avrebbe anche capacità antitumorali sarebbe attivo sui batteri Gram negativi e sul bacillo di Koch, mucillagini ad attività gastroprotettiva.

Il Capelverde

combatte i sintomi del raffreddore, della tosse e dell'influenza, con una attività particolare sui fatti bronchiali a causa delle valide proprietà decongestionanti ed espettoranti . Questa pianta di cui si usano le fronde, può essere alternata, associata o sostituita con altre droghe aventi analoghe caratteristiche, in particolare Altea e Liquirizia.

Il Verbasco (Verbascum thapsus)

è utile in presenza di abbondante secrezione mucosa.

Agisce non solo fluidificando le secrezioni ma riducendo i fenomeni infiammatori a livello delle vie respiratorie superiori ed inferiori.

L'Altea (Althea officinalis)

esercita una spiccata azione emolliente ed è comunemente impiegata nelle forme catarrali, nelle tossi persistenti, nelle bronchiti e nelle affezioni delle prime vie respiratorie. L'effetto benefico della pianta è da attribuirsi al giucosano, che è il costituente base delle sostanze mucillaginose,responsabili dell'effetto terapeutico emolliente e protettivo: affezioni della bocca e della laringe, tosse stizzosa .

L'Olearia (Spirea Ulmaria)

contiene salicilati e di questi si sfrutta l'effetto antinfiammatorio e l' azione analgesica. Secondo la visione della medicina cinese è utile per i disturbi relativi a problematiche esterne per disperdere il freddo esterno per alleviare il vomito da freddo nello stomaco .

Il Salice Bianco (Salix Alba)

ha azione una azione antinfiammatoria aspecifica alla quale si uniscono una azione antipiretica ed antinevralgica. Il salice bianco ha una azione anche di tipo sedativo e, principalmente, ansiolitico, azione che risulta particolarmente importante nel trattamento degli stati di "nervosismo" che spesso accompagnano le sindrome dolorose.

L'olio essenziale che si ricava dalla Melaleuca Artenifolia (Tea Tree)

ha una azione immunostimolante ed è attivo contro batteri,funghi, virus. Ha azione sia sui batteri Gram positivi che Gram negativi nonché su alcuni funghi come la Candida Albicans. Associato all'olio essenziale di limone e di lavanda si può usare a livello del cavo orale anche per uso topico.

L'olio essenziale di limone (citrus medica L. ssp Limonum)

ha infatti proprietà battericide, antinfiammatorie, cicatrizzanti e di attivazione delle difese organiche .

La Propoli

è una sostanza cero-resinosa che viene raccolta dalle api sulle gemme di alberi, quali il pioppo, l'abete,il pino, il salice, la betulla ecc., e successivamente elaborata dalle api operaie tramite secrezioni salivari ed enzimatiche. La parola propoli deriva dal greco pro, che significa davanti e polis,che vuol dire città, perché le api usano questa sostanza per ricoprire le pareti dell'alveare per riempire fessure e fori per restringere le entrate e per levigare e lucidare le celle prima che l'ape regina vi deponga le uova.


Le indicazioni di massima riportate nella rubrica, estratte dalla letteratura specialistica del settore, hanno uno scopo puramente informativo e divulgativo : non intendono in nessun modo fornire suggerimenti per l'autocura . Il ricorso agli oli essenziali per trattamenti di qualunque genere deve essere sempre elaborato da un consulente esperto.

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