L' aromaterapia ha una lunga tradizione.
Fin dall'antichità, numerose civiltà hanno utilizzato le piante per scopi religiosi, medicinali e cosmetici; una delle prime forme di aromaterapia fu, probabilmente, l'aspirazione dei fumi prodotti dalla combustione delle piante per cacciare gli spiriti maligni dal corpo della persona malata.
È interessante notare che la parola profumo deriva dal latino "per fumum" che significa attraverso il fumo, originariamente riferito alla pratica di bruciare l'incenso. Nell'antico Egitto, infatti, l'incenso (genere Boswellia) era considerato cibo degli dei e ancora oggi è bruciato nelle cerimonie religiose cristiane.
Ora si è molto diffuso l'uso dei bastoncini profumati o della diffusione di oli nell'ambiente tramite opportuni accessori: cosa ci aspettiamo dall'uso delle essenze? Una sensazione di benessere generale o il desiderio di respirare meglio, in caso di problematiche alle vie respiratorie oppure, semplicemente, sentiamo il bisogno di "purificare" l'aria che respiriamo.
L'uso degli oli essenziali è una pratica che gli antichi Greci appresero dagli Egizi, con particolare attenzione per l'arte della profumeria; molti profumi erano usati sia per le proprietà medicinali che per impieghi cosmetici e i greci individuarono le proprietà stimolanti e calmanti di numerose piante. Ricette di profumi con funzione medicamentosa furono trascritte su tavolette di marmo ritrovate nei templi di Esculapio e Afrodite.
I Romani ereditarono e ampliarono queste conoscenze per la preparazione di oli per il corpo, per profumare i vestiti, i letti e le abitazioni.
Nel X sec. d.C. L'alchimista arabo Avicenna scoprì il metodo della distillazione: il primo olio estratto fu quello di rose e l'acqua di rose conobbe poi una grande diffusione in Europa dove fu importata nel periodo delle Crociate.
Alla fine del XII sec. la produzione dei profumi si consolidava nel nostro continente.
Nel XIII sec. lavanda e rosmarino furono tra i primi oli ad essere estratti; poi, nel XVI sec. furono distillate più di 70 essenze diverse.
Nel XVIII sec. gli scienziati scoprirono l'impiego della sintesi chimica e in breve tempo le nuove molecole affiancarono le essenze naturali e in parte vi si sostituirono.
In realtà, il termine aromaterapia fu coniato da Gattefossè, un chimico francese che lavorava con gli oli essenziali nel campo della cosmesi; il suo interesse per le essenze pare che fosse suscitato dall'effetto sorprendente della semplice immersione di una mano ustionata, a causa di un incidente di laboratorio, in un contenitore di olio di lavanda: pare che la mano guarisse in poco tempo senza che comparissero infezioni e senza mostrare alcuna cicatrice.
Jean Valnet, medico, curò le ferite dei soldati durante la Seconda Guerra Mondiale con le essenze e pubblicò un famoso testo dove descriveva gli usi e le proprietà degli oli essenziali.
Le indicazioni di massima riportate nella rubrica, estratte dalla letteratura specialistica del settore, hanno uno scopo puramente informativo e divulgativo : non intendono in nessun modo fornire suggerimenti per l'autocura . Il ricorso agli oli essenziali per trattamenti di qualunque genere deve essere sempre elaborato da un consulente esperto.