Preparare oli essenziali e acque distillate a casa propria con l'alambicco
La distillazione a corrente di vapore è il metodo di estrazione più diffuso; le parti della pianta (foglie, fiori, sommità prevalentemente allo stato fresco) sono messe su una griglia su cui è fatto passare del vapore. Il vapore viene normalmente prodotto portando ad ebollizione dell'acqua che è presente alla base dell'alambicco.
L'alambicco è uno strumento la cui storia risale a oltre 5000 anni fa, quando erano costruiti in terracotta; gli alambicchi dei giorni nostri sono realizzati in rame oppure in acciaio inossidabile. Talvolta se ne vedono realizzati anche in vetro e si tratta di apparecchi ad uso laboratorio di ricerca. L'alambicco è costituito da un recipiente tondo alla cui base è presente l'acqua, da una griglia o graticcio sulle quali verranno poste le parti di pianta che si desidera distillare e dalle quali si otteranno l'olio essenziale e l'idrolato (acqua distillata vegetale).
La parte superiore dell'alambicco. Viene chiusa dalla "cucurbita" che ha lo scopo di raccogliere il vapore, ricco in principi volatili, che, a sua volta, viene convogliato nel condensatore.
Onde poter trasformare il vapore in una forma liquida, questo deve essere raffreddato grazie alla presenza di acqua fredda che non entrerà mai in contatto diretto con il vapore. Dopo questo passaggio otteniamo dell'acqua che viene raccolta in un contenitore nel quale poco alla volta si forma nella parte superiore lo strato di olio essenziale, mentre nella parte inferiore vi sarà una grande quantità di acqua che contiene piccole percentuali di olio essenziale e che viene chiamata acqua distillata vegetale oppure idrolato.
Ogni parte di pianta ha una sua caratteristica resa percentuale, ad esempio per ottenere 1Kg di olio essenziale di eucalipto sono necessari 12/13 Kg di foglie, mentre per ottenere un 1Kg di olio essenziale di elicriso italico bisogna utilizzare addirittura 1,3/1,5 tonnellate di fiori.
L'aspetto della resa percentuale ci giustifica la grande differenza di prezzo che noi riscontriamo nei diversi oli essenziali, per cui dovremmo diffidare quando, in un mercatino, o in qualche supermercato, troviamo diversi oli essenziali venduti più o meno allo stesso prezzo.
Come fare un olio essenziale da soli in casa?
Ci sono persone particolarmente ingegnose che sono riuscite a realizzare un distillatore casalingo partendo da una pentola a pressione, ma il risultato non è garantito.
In questo momento in cui gli oli essenziali stanno diventando sempre di maggiore interesse è possibile acquistare anche on-line dei distillatori per piccole produzioni in acciaio inossidabile con una spesa tra i 150 e i 300 euro circa. (Ecco due esempi: per chi vuole spendere meno , per chi vuole qualcosa di più )
È importante tenere presente nella produzione casalinga di oli essenziali che si otterranno piccole quantità di olio e discrete quantità di acque distillate che, per le loro caratteristiche, meritano di essere conosciute perchè utilizzabili nella vita di tutti i giorni.
Per iniziare a "divertirsi" possiamo utilizzare piante aromatiche che troviamo comunemente nei nostri giardini, come ad esempio la lavanda, la salvia, il rosmarino, in modo che possiamo utilizzare quella piccola quantità di olio essenziale che possiamo mantenere ma anche l'acqua distillata. Gli oli essenziali e sopratutto le acque distillate devono essere conservate in recipienti rigorosamente puliti e riposti al buio (in una scatola di cartone, o in un armadietto) preferibilmente a temperature contenute non superiori ai 22/23°C. Per l'ultizzo degli oli essenziali è importante munirsi di flaconi di vetro scuro della capacità di 10/30 ml muniti di pipetta contagocce, in quanto, quando verranno utilizzati, dovranno essere dosati in piccole quantità (3-4 gocce per dose). I flaconcini si possono acquistare in farmacia oppure anche on-line (ecco un esempio) .
Potrebbe essere utile munirsi di qualche cilindro graduato in vetro, uno da 10 ml e uno da 100 ml, in modo da poterci preparare anche degli olii da massaggio ottenuti diluendo gli oli essenziali in un olio vegetale. Anche tali cilindri possono essere acquistati on line (in set come questi ), oppure presso i rivenditori di vetreria scientifica presenti nelle grandi città ove vi sono facoltà scientifiche.
Esiste un rapporto tra volume e numero di gocce di un olio essenziale?
Siccome non tutti hanno a disposizione cilindri graduati di piccola volumetria, è utile sapere che esiste un rapporto indicativo tra il volume e il numero di gocce.
Mediamente un millilitro (1 ml) è costituito da un numero variabile tra le 20 e le 25 gocce, ciò in funzione della differente viscosità che anche oli essenziali ottenuti dalla medesima specie botanica possono avere (1 ml=20/25 gocce). Nulla vieta che si possano utilizzare le siringhe "usa e getta" da 1, 2, 5, 10 ml avendo però la cortezza di non lasciare a lungo l'olio essenziale nella siringa in quanto alcuni principi attivi presenti negli oli essenziali non vanno molto d'accordo con le materie plastiche.
Non avendo a disposizione dei cilindri graduati onde poter misurare le quantità di un olio vegetale nel quale eventualmente voler diluire gli olii essenziali possiamo utilizzare le nostre posate, per cui:
- un cucchiaino da caffe può contenere 3-5 ml di olio;
- un cucchiaino da thé può contenere da 5-7 ml di olio;
- un cucchiaio da tavola può contenere da 10 a 15 ml di olio.
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