"Semel in anno licet insanire"
"Una volta all'anno è permesso uscire di senno", antica massima latina diventata proverbiale nel Medio Evo. Nella nostra cultura è riferita soprattutto al Carnevale durante il quale diventa lecita qualche veniale trasgressione
Ecco allora una ricetta "trasgressiva" per il martedì grasso
"Faveti di carnevale" ( nel dialetto veneto non esistono le doppie!)
Ingredienti:
- 4 uova
- 200 gr. zucchero di canna
- 1 bustina lievito per dolce istantaneo (cremor tartaro)
- 1 cucchiaio di olio di mais ( se spremuto a freddo) oppure extravergine per ogni etto di farina
- 1 cucchiaio di maizena
- 600 gr di farina 0
- buccia di un limone grattugiata
- ( a piacere: una tazzina di Mirin o di Rum o di anice)
- un pizzico di sale
Amalgamare il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Farne delle striscioline dello spessore di 1 cm circa, come per fare gli gnocchi. Farne delle palline e friggerle per immersione in olio extravergine. La frittura sarà velocissima:non appena i "faveti"appariranno dorati, raccoglierli subito in un cestello, o nel cola pasta. Quindi disporli sulla carta per fritture. Saranno asciutti, non unti: pronti da gustare accompagnati da un ottimo tè verde caldo.
Variante per evitare la frittura dopo il Carnevale:
Fare delle ciambelline, o altre forme a piacere, e disporle sul piatto del forno, che sarà stato precedentemente ricoperto con l'apposita carta da forno. Infornare a 180°: attenzione a girare le ciambelline dopo circa 5 minuti e lasciale nel forno ancora per pochi istanti. Devono essere dorate non bruciate!!
Una volta raffreddate, si possono conservare per qualche giorno in un vaso di vetro.