Gemmoderivati e oli essenziali per un detox primaverile profondo

Come approfittare del cambio di stagione per una detossificazione veramente efficace

Si parla molto di “detox” in questo periodo, la detossificazione primaverile è un tema decisamente in voga ma sembra esser affrontato in maniera superficiale o quanto meno incompleta.

L'esigenza legata alla stagione (detossificazione) è reale e anche i benefici che si possono ottenere sono importanti per il nostro organismo se affrontiamo il tema a tutto tondo e soprattutto se riusciamo ad andare in profondità.

Come si può fare?
Ottimizzazione funzionale dell'intestino
Come primo step occorre pensare all'intestino.
Spesso e volentieri non abbiamo la cultura dell'intestino, ancora oggi c'è chi considera il lassativo uno strumento normale della vita quotidiana per poter adempiere alla funzione intestinale. Il lassativo dovrebbe essere uno strumento ad uso eccezionale, dovremmo cercare di attuare delle strategie ''delicate'' per sostenere e regolare la funzione intestinale in maniera fisiologica.
A questo proposito un rimedio naturale importante che viene dalla nostra tradizione (ma in realtà da ancor più lontano) è il decotto di orzo mondo.
Un preparato che ha un'ottima azione rinfrescante sull'intestino, essendo ricco di mucillagini, favorisce la digestione e regolarizza le funzioni intestinali.

Andare in profondità per una pulizia reale dell'organismo
La primavera è la stagione delle pulizie... e chi le fa sa che se si pulisce in maniera superficiale i nodi vengono presto al pettine. I radiatori, per esempio, se vengono riattivati senza essere stati puliti, mettono in circolo un quantitativo di polvere ed acari veramente fastidioso.
Ma tornando alle pulizie del nostro organismo... da cosa dovremmo ripulirlo se vogliamo andare a fondo?

L'immagine qui sopra è rappresentativa di tutto ciò che goccia dopo goccia si deposita nel nostro organismo. Se abbiamo la capacità di attuare una disintossicazione periodica il nostro organismo resta in salute, mentre se non riusciamo si arriva al traboccamento e al manifestarsi dei sintomi.
E' inutile impegnarsi nel attuare DETOX superficiali, è importante andare in profondità a depurare.

Quali sono quindi le varie “tossine” da cui dovremmo ripulirci?
1. Tossine fisiche (che vengono da quello che mangi, che respiri, ...inquinamento ambientale)
2. Tossine non tangibili (inquinamento elettromagnetico, ...)
3. Tossine mentali ed emozionali (arrabbiature, cattivi pensieri, lutti, ...).

Dovremmo attuare delle strategie per eliminare ciò che viene accumulato nella cellula e nel tessuto connettivo.
Il tessuto connettivo è il luogo di scambio tra la cellula ed il circolo arterioso venoso e linfatico, quindi avere un tessuto connettivo tenuto ''bene'' comporta che siamo puliti dal profondo quindi siamo nelle migliori condizioni per poter rispondere alle aggressioni di tipo virale e batterico, dal momento che nel tessuto connettivo risiede una parte del sistema immunitario: il Sistema reticolo endoteliale, motivo per cui buona depurazione equivale ad una ottimale risposta immunitaria.

L'analisi del mineralogramma (attraverso i capelli) su persone che periodicamente si avvalgono di una pulizia profonda, ha evidenziato che la quota di metalli pesanti è minima o assente, contrariamente ad altre persone, che pur vivendo nelle stesse località a basso inquinamento ambientale non attuano questa strategia di pulizia.
Questo è un dato significativo in quanto, mentre la ricerca di metalli nel sangue rispecchia la situazione extracellulare, un'analisi di questo tipo rispecchia ciò che avviene all'interno della cellula.
(Per chi fosse interessato ad approfondire la recente evoluzione del concetto di Tessuto Connettivo, consigliamo di leggere la notizia ANSA ''Scoperto un nuovo organo nel corpo umano'')

Quindi dopo aver fatto un'ottimizzazione funzionale dell'intestino, dovremmo fare qualcosa di più profondo, magari periodicamente con l'ausilio dei gemmoderivati e degli oli essenziali che vanno sempre opportunamente valutati e miscelati da un esperto a seconda delle caratteristiche e la storia della persona.

Gli oli essenziali possono penetrare anche a livello della cellula, poiché l'olio essenziale è lipofilo (amico del grasso). La membrana cellulare è lipofila e le molecole dell'olio essenziale riescono a penetrare; nonostante ciò attuare una pulizia a livello cellulare, senza “ottimizzare” la capacità di auto-detossificazione del tessuto connettivo non è la miglior soluzione ed é necessario dover procedere per gradi.
Per cui l'intestino deve funzionare con “regolarità” ed il tessuto connettivo, a sua volta, deve attuare le Sue “strategie” di pulizia, onde poter conferire anche all'intestino stesso una buona parte delle “scorie”; solo dopo che il sistema è “partito” possiamo anche spingerci in profondità, onde poter andare a rimuovere le "scorie" all'interno della cellula, e gli oli essenziali riescono a fare questa cosa.

Tra i Gemmoderivati che hanno un tropismo per il tessuto connettivo, abbiamo:

M. G. Kiwi gemme (Actinidia chinensis);
M. G. Erica giovani getti (Calluna vulgaris);
M. G. Betulla linfa (Betula verrucosa);
M. G. Caprifoglio gemme (Lonicera nigra);
M. G. Cisto gemme (Cistus ladaniferum);
M. G. Vite vergine giovani getti (Ampelopsis weitchii);
M. G. Ginepro giovani getti (Juniperus communis);
M. G. Bosso giovani getti (Buxus sempervirens);
M. G. Castagno gemme (Castanea vesca);
M. G. Faggio gemme (Fagus sylvatica);
M. G. Giuggiolo semi (Zyzyphus jujuba).


Tra gli Oli essenziali interessanti per l’azione “detossinante”, abbiamo:

O. E. di Arancio dolce scorza (Citrus aurantium var. dulcis);
O. E. Coriandolo foglie e frutti (Coriandrum sativum);
O. E. Elicriso italico fiori (Helichrysum italicum);
O. E. Garofano chiodi foglie (Pelargonium graveolens);
O. E. Geranio foglie (Pelargonium graveolens);
O. E. Ginepro bacche (Juniperus communis);
O. E. Incenso gommoresina (Boswellia carteri);
O. E. Lemongras delle Indie foglie (Cymbopogon flexuosus);
O. E. Osmanto fiori (Osmanthus fragrans);
O. E. Niaoulj foglie (Melaleuca quinquinervia);
O. E. Rosmarino sommità fiorite (Rosmarinus officinalis);
O. E. Santoreggia sommità fiorite (Satureja hortensis);
O. E. Timo CT Timolo, steli e fiori (Thymus vulgaris L.).

 

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Scritto da Wilmer Zanghirati Urbanaz

Farmacista, Erborista, specializzato in Tecnologia cosmetica e Farmacia omeopatica, Doctor of Naturopathy. 

Fitopreparatore, Consulente tecnico-scientifico e formatore per aziende del settore farmaceutico e cosmetico, Naturopata presso gli studi di Urbino, Roma e Trieste e docente presso l'Istituto di Medicina Naturale di Urbino (Sede di Rimini), l’European Naturopathy and Natural medicine Institute di Roma, la Scuola di Naturopatia “Vis sanatrix naturae” di Roma e l’ITME Seminars di Atene.

http://www.linkedin.com/in/wilmer-zanghirati-urbanaz-33481751/

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