Un po' di... chimica degli oli essenziali

Gli oli essenziali sono estratti da parti diverse delle piante, fiori, foglie, legno, resina e rami.

Nonostante il nome, non sono grassi e la loro consistenza può variare da molto acquosa a densa come lo sciroppo (sandalo). La maggior parte degli oli essenziali evapora completamente se lasciata a contatto con l'aria.

Gli oli essenziali possiedono quasi sempre proprietà antisettiche e antibatteriche per contatto: ad esempio, lavanda e camomilla sono antisettici più potenti del fenolo (disinfettante chimico).

La struttura molecolare degli oli essenziali è tale da consentirne il rapido assorbimento attraverso la pelle e le mucose, così entrano nel circolo ematico rapidamente e altrettanto rapidamente ne sono eliminati (4-6 ore dopo l'assorbimento). La temperatura esercita una certa influenza sulla conservazione di alcune qualità di oli essenziali: se l'aria è troppo fredda gli oli di agrumi e di Ylang Ylang possono diventare torbidi, altri invece tendono a diventare più densi, come l'olio di Rosa di Damasco che solidifica completamente.

Gli oli essenziali puri non sono grassi: l'olio essenziale puro versato su carta assorbente evapora senza lasciare nessun tipo di traccia a differenza degli altri tipi di olio che lasciano una macchia untuosa.

Anche se i costituenti principali sono gli stessi le proprietà degli oli possono differire per vari motivi: secondo la stagione e la regione dove sono raccolte anche piante della stessa specie possono presentare una percentuale diversa di principi attivi che possono determinare piccole o grandi variazioni dell'aroma.

Ogni olio essenziale può contenere oltre 100 componenti diversi:

  • Alcoli: conferiscono all'olio bassa tossicità e sicurezza d'uso, hanno proprietà antivirali, antibatteriche e antisettiche (lavanda, geranio, tea tree, neroli, legno di rosa).
  • Aldeidi: determinano il profumo della pianta, sono sedative, antinfiammatorie, antidepressive, antiallergiche (limone, lemongrass, melissa).
  • Chetoni: simili alle aldeidi, danno la nota caratteristica all'olio essenziale, se sono presenti in quantità, come nell'issopo e nella salvia, possono essere pericolosi e devono essere usati con molta cautela, (zenzero, menta piperita, rosmarino). Sono mucolitici, cicatrizzanti, antinfiammatori.
  • Esteri: hanno proprietà antispasmodiche, calmanti sono presenti in piccola concentrazione (salvia sclarea e lavanda).
  • Fenoli: antisettici, antibatterici e stimolanti, ma da usare sotto controllo medico.
  • Sesquiterpeni: antinfiammatori, antispasmodici, stimolanti del sistema nervoso, moderatamente tonici e rilassanti.
  • Terpeni: presenti nella maggior parte degli oli essenziali, sono idrocarburi insaturi.

Le indicazioni di massima riportate nella rubrica, estratte dalla letteratura specialistica del settore, hanno uno scopo puramente informativo e divulgativo : non intendono in nessun modo fornire suggerimenti per l'autocura . Il ricorso agli oli essenziali per trattamenti di qualunque genere deve essere sempre elaborato da un consulente esperto.

Scritto da Laura Bertoni

Farmacista, erborista, naturopata, docente di Naturopatia Olistica Applicata presso la Scuola Italiana di Naturopatia promossa dall'Istituto di Medicina Naturale di Urbino.

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