L' Infertilità in medicina tradizionale cinese

Cominciamo ad esplorare insieme al dott. Michele Lo Cascio, una visione di insieme del fenomeno per affrontare poi, in dettaglio, il punto di vista della medicina cinese.

DEFINIZIONE

Per infertilità si definisce l'incapacità della coppia di avere figli dopo circa 2 anni di rapporti in assenza di pratiche anticoncezionali. Può essere dipendente da problemi legati al maschio o alla femmina. Quando è legata alla donna l'infertilità viene distinta in una forma primaria (quando non ha mai concepito) e secondaria (quando ha avuto una precedente gravidanza, anche se non portata a termine).

Secondo la Medicina Occidentale circa il 70% dei casi di sterilità sono femminili e il 30% maschili.

Nell'uomo la sterilità è legata ad un numero scarso di spermatozoi, ad una loro insufficiente motilità, ad una morfologia anomala.

Nella donna vengono evidenziate cause dovute a:

    • alterazione dei fattori ormonali 44%
    • anomalie delle tube di Falloppio32%
    • cause uterine 14%
    • cause cervicali 6%
    • cause non evidenti 4%.

L'INFERTILITA' IN MEDICINA TRADIZIONALE CINESE: IL JING

In Medicina tradizionale cinese l'infertilità, femminile o maschile, può dipendere da cause diverse che, però, vertono tutte intorno al deficit di Jing. Il Jing viene tradotto come Essenza ed è alla base della vita. Il Jing presiede ai ritmi della crescita, dello sviluppo e della riproduzione che scandiscono la vita dell'uomo secondo quelli che in occidente sono chiamati "cambiamenti ormonali". Questi sono cicli regolari rispettivamente di 7 anni nella donna e di 8 anni nell'uomo.

Si conserva nei reni e circola attraverso i cosidetti "canali straordinari".

Si distinguono due forme di Jing:

    • Jing acquisito: si forma a partire dagli alimenti e dall'aria che respiriamo. Quando è in esubero può essere accumulato e sostenere , in tal modo,il Jing congenito;
    • Jing congenito: è fornito dai genitori al momento del concepimento. Non può essere riformato ma solo sostenuto dal Jing acquisito attraverso una vita corretta. 

Il Jing congenito e quello acquisito sono in stretto rapporto con il Ming Men. Quest'ultimo è chiamato anche "Fuoco Ministeriale" o "Porta del destino".

Il Ming Men è il fuoco nell'acqua.

I reni sono collegati all'acqua e questa tende ad andare naturalmente verso il basso; se fosse lasciata andare non ci sarebbe vita.

Il Fuoco Ministeriale è un fuoco senza forma presente all'interno della loggia renale che genera acqua anzichè asciugarla. E' il fuoco che scalda l'acqua permettendole di diffondersi a tutto il corpo sotto forma di vapore. Perché la fecondazione avvenga, gli aspetti Yin e Yang del Jing devono essere in equilibrio.

L'aspetto Yin del Jing congenito che si manifesta sotto forma di sangue e ormoni, rappresenta la base sostanziale del concepimento; l'aspetto Yang del Jing congenito è rappresentato dal fuoco del Ming Men che è la base essenziale del concepimento.

Ci deve essere un giusto equilibrio tra Yin e Yang, tra acqua e fuoco. Il deficit dello Yin (acqua) del Jing congenito impedisce la produzione dell'ovulo. Il deficit dello Yang del Jing congenito (fuoco del Ming Men) non riesce a scaldare abbastanza l'acqua (a nutrire o sostenere l'ovocita fecondato); se è troppo forte porta l'acqua ad una forte ebollizione e questa, travasando dal suo recipiente, può spegnere il fuoco (si creano condizioni sfavorevoli alla fecondazione o sostentamento dell'ovulo fecondato). In agopuntura esiste un punto localizzato lungo la colonna vertebrale tra la 2° e 3° vertebra lombare che se stimolato attiva il fuoco del Ming Men.

Viene fatto coincidere con il 4° punto del Du Mai, meridiano straordinario. E' un punto importantissimo che non si punge mai con l'ago ma si tratta sempre in moxa e attiva anche lo Yang di tutto il corpo. I cibi freschi sono ricchi di Jing, soprattutto quelli che non hanno ancora sviluppato pienamente la loro crescita (semi, germogli, uova, etc).

Vedremo nella prossima puntata alcuni importanti comportamenti da mettere in atto per agevolare il concepimento.

Scritto da Laura Bertoni

Farmacista, erborista, naturopata, docente di Naturopatia Olistica Applicata presso la Scuola Italiana di Naturopatia promossa dall'Istituto di Medicina Naturale di Urbino.

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